Cos’è l’organizzazione aziendale?

Nel variegato contesto aziendale, a partire dal top manager fino all’operatore o all’impiegato, si ha a che fare quotidianamente l’organizzazione aziendale, la quale è ciò che permette ad ogni impresa di consegnare costantemente valore ai propri clienti.

Ogni imprenditore quindi, dovrà dotare la propria attività di un insieme di regole e condotte che possano garantire una gestione efficiente e produttiva, sarà quindi un elemento basilare ed imprescindibile per chiunque voglia fare impresa nel modo giusto e duraturo.

Tipologie di organizzazioni aziendali e le strutture organizzative

L’organizzazione aziendale è determinata da una struttura aziendale, che a sua volta è delineata dall’organigramma aziendale. Questo concetto è sempre valido, l’unica deroga è in base al tipo di business e dei relativi fattori di successo, su cui si possono adottare diverse forme.

Quindi la struttura organizzativa è uno dei principi cardine dell’organizzazione aziendale, quindi le sue tipologie principali si possono ricondurre a queste tre: struttura funzionale, divisionale ed a matrice:

  1. La struttura funzionale è quella più diffusa tra le PMI tradizionali, cioè l’azienda è divisa in aree affini per ambito di attività: ad esempio, amministrazione, acquisti e vendite, ufficio tecnico, produzione, ecc.. Il vantaggio principale risiede nella capacità di raggiungere una buona efficienza locale, ottenendo elevata specializzazione nei ruoli ed un maggior rendimento operativo in ogni mansione. Mentre lo svantaggio potrebbe risiedere nell’incappare in una coordinazione limitata tra i vari reparti, troppo focalizzata sui ruoli e meno di “squadra”.
  2. La struttura divisionale è decisamente più sofisticata e prevede una sorta di frammentazione interna dell’azienda stessa, dove solitamente ciascuna divisone presenta al suo interno una struttura funzionale, con alcuni compiti duplicati e altri condivisi, come i sistemi informatici e l’amministrazione. Il vantaggio principale di questo assetto è lquello di favorire le prestazioni produttive e la competizione interna, mentre lo svantaggio è la possibilità che si formino aziende “distinte” all’interno della stessa.

La struttura organizzativa divisionale può essere di due tipi, per prodotto e geografica.

  1. La struttura a matrice si può considerare un misto tra le due precedenti, considerata la sua attitudine a svilupparsi su entrambe le dimensioni di qui sopra: una propriamente funzionale ed un’altra specifica del business. Saranno presenti in questo caso manager specifici per funzioni e progetti.

La maggiore chiarezza all’interno dei ruoli di decision making è sicuramente un vantaggio, ma questo ne consegue è che un elevato grado di potere ed autonomia tra i dirigenti potrà portare ad una serie di conflitti ideologici e decisionali, generando confusione all’interno della struttura.

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